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Introduzione al cancro, alla fertilità ed al sistema riproduttivo

Questa sezione contiene informazioni per aiutarti a capire come i trattamenti antitumorali possano influenzare la fertilità.

Il cancro è il nome dato alle malattie causate quando le cellule del corpo iniziano a dividersi senza fermarsi, formando escrescenze e spostandosi in parti del corpo dove non sono necessarie. Di conseguenza, le persone con il cancro hanno bisogno di cure.

I trattamenti antitumorali provano a rimuovere il cancro ed impedire che si sviluppi di nuovo. I principali trattamenti sono la chemioterapia, la radioterapia, la chirurgia, la terapia ormonale e la terapia farmacologica mirata. Molte persone avranno due o più di queste opzioni di trattamento come parte della loro cura.

La maggior parte dei trattamenti antitumorali ha effetti collaterali,causati dal fatto che i trattamenti possono colpire anche i tessuti sani. Molti effetti collaterali durano per un breve periodo durante e dopo il trattamento. Alcuni effetti collaterali durano più a lungo e possono influire sulla salute di una persona per il resto della sua vita. Nelle donne, uno di questi effetti collaterali può essere la riduzione della fertilità, il che significa che una donna potrebbe non essere in grado di rimanere incinta in futuro.

La fertilità significa poter rimanere incinta (concepire). Le parti del corpo di una donna che sono coinvolte nella fertilità fanno parte del “sistema riproduttivo” (vedi immagine).

Il sistema riproduttivo femminile

Il sistema riproduttivo femminile

Le parti fondamentali del sistema riproduttivo sono:

1) Le ovaie : questi due organi sono situati su entrambi i lati dell’utero all’interno del corpo di una donna tra i suoi fianchi (bacino) Le ovaie producono di ovuli e gli ormoni necessari per avere un bambino. Questi ovuli viaggiano lungo le tube di Falloppio fino all’utero.

2) L’ovulo (ovocita) la cellula riproduttiva femminile, che dopo la fecondazione con lo sperma è in grado di svilupparsi in un bambino.

3) Le tube di Falloppio – i due canali che collegano ciascuna ovaia all’utero ed è qui che l’ovulo viene fecondato dallo sperma dell’uomo.

4) Il grembo (utero) – questo si trova all’interno del bacino ed è dove si sviluppa la gravidanza.

5) La cervice – l’apertura all’utero che permette al sangue mestruale di lasciare il corpo (cicli mestruali), e alla donna di dare un bambino alla luce.

6) La vagina (canale del parto) – l’apertura tra la parte inferiore della cervice e l’esterno del corpo.

7) La vulva – l’area esterna della vagina.

Le donne nascono già con un gran numero di ovuli nelle ovaie. Le donne non possono produrre o creare nuovi ovuli. Il numero di ovuli che una donna ha in qualsiasi momento si chiama la riserva ovarica.

Il numero di ovuli che una donna ha è in costante calo. Prima della pubertà questo è dovuto al fatto che molti degli ovuli smettono di svilupparsi e vengono assorbiti dal corpo.

Quando una donna raggiunge la pubertà, un ovulo viene rilasciato ogni mese dall’ovaio (processo chiamato ovulazione) e viaggia verso l’utero. Gli altri ovuli che hanno iniziato a maturare durante questo ciclo, si rompono e vengono assorbiti dal corpo.

La gravidanza si verifica se l’ovulo viene fecondato da uno spermatozoo e quindi si impianta nell’utero. Se un ovulo fecondato non si impianta nell’utero, il rivestimento dell’utero si stacca e lascia il corpo. Ciò si traduce in sanguinamento noto come mestruazione o ciclo.

L’età è uno dei fattori più importanti che influenzano la probabilità di rimanere incinta. Il numero e la qualità degli ovuli diminuiscono man mano che le donne invecchiano.

Questa diminuzione del numero e della qualità degli ovuli, riduce la fertilità e può rendere più difficile una gravidanza. Con il passare del tempo, ci saranno così pochi ovuli, che le donne diventano sterili (incapaci di rimanere incinta), i cicli mestruali mensili si fermano e inizia la menopausa. La menopausa segna la fine naturale degli anni riproduttivi di una donna.

La fertilità femminile varia da persona a persona. L’età esatta in cui una donna non potrà più avere figli può essere diversa per ogni individuo.

Come illustra il grafico, una donna di 22 anni ha circa 30 probabilità su 100 (30%) di rimanere incinta ogni mese in cui tenta di concepire un bambino; mentre una donna di 43 anni ha circa 3 probabilità su 100 (3%) di rimanere incinta al mese.

La maggior parte delle donne raggiunge la menopausa verso i 50 anni; intorno a questa età le donne smettono di avere il ciclo e non sono in grado di avere figli in modo naturale.

Oltre all’età, la fertilità nelle donne può essere influenzata anche da:

  • Problemi all’utero. Ad esempio, fibromi.
  • Malattie che causano cicatrici nella zona pelvica. Ad esempio, malattia infiammatoria pelvica, endometriosi.
  • Malattie che colpiscono l’ovulazione. Ad esempio, la sindrome dell’ovaio policistico.
  • Un basso numero di spermatozoi nel partner maschile.
  • Medicinali e cure. Ad esempio, chemioterapia, radioterapia o chirurgia per il cancro, alcuni farmaci per il trattamento di malattie mentali e l’uso regolare e a lungo termine di farmaci antinfiammatori non steroidei.
  • Stile di vita. Ad esempio, sovrappeso o sottopeso, droghe ricreative, alcol e fumo.

In media, circa 16 coppie su 100 (16%) senza cancro avranno problemi di fertilità. Se avere figli in futuro è importante per te, parla con il tuo team di cura del cancro e il team di cura della fertilità prima di iniziare il trattamento antitumorale.

Fonte di informazioni consigliata

Il NICE (National Institute for Health and Care Excellence) è un’organizzazione separata dal NHS. NICE crea linee guida basate sulla ricerca svolta per curare le malattie e fornire assistenza agli operatori sanitari in Inghilterra e nel Galles.

NICE ha creato linee guida sulla conservazione della fertilità per le donne con diagnosi di cancro (CG156- Problemi di fertilità: valutazione e trattamento); e linee guida sulla conservazione della fertilità per adolescenti e giovani adulti (QS55- Servizi oncologici per bambini e giovani adulti: sostegno alla fertilità).

Per maggiori informazioni visitate il sito NICE: www.nice.org.uk